10 ottobre 2014

Ragusashire

english text below

Quando molti mesi fa ho scritto il fortunato sicilia contemporanea  non sapevo dell'esistenza del fenomeno Ragusashire, termine di chiara origine anglosassone, che la Val di Noto si è meritata grazie al suo paesaggio quasi incontaminato, che sembra fermo a 50 anni fa. 
Non lo sapevo neppure quando tempo dopo ho scritto grasso cannizzo e il riba, dove raccontavo proprio di una piccola casa vacanze realizzata nei pressi di Noto.
E' un posto speciale, muretti a secco che ricordano il Yorkshire Dales, la vegetazione lussureggiante e i prati di fiori selvatici in primavera sono come l'Inghilterra 50 anni fa... Villaggi e piccole città, quasi tutte costruite in pietra in alto stile barocco sono non proprio quello che ci si aspetta quando si pensa alla Sicilia e all'espansione urbana di Palermo e Catania. Benedetta da un clima per nulla inglese, con 300 giorni di sole all'anno, il Ragusashire ha il meglio della Sicilia, chilometri di spiagge incontaminate, verdeggiante campagna e arte, storia e il migliore cibo fresco. Qui c'è tutto - sotto il sole. (Ragusashire.co.uk)
Dal sito Ragusashire.co.uk

E' stato The Daily Telegraph, sull’inserto immobiliare Property nel lontano 2004 a consigliare ai propri connazionali l'acquisto in provincia di Ragusa, evidenziando gli scenari idilliaci, il clima favoloso e, come potevano mancare, grande cibo e grandi vini. 
E' considerata la provincia "babba", in dialetto vuol dire non maliziosa, non cattiva, quindi la Sicilia senza mafia, dove oltre tutto si compra(va?) anche piuttosto bene.
Quindi, dopo la prima "contea" inglese in Italia, il famoso Chiantishire toscano, ecco che compare, al secondo posto nelle preferenze degli inglesi, la provincia di Ragusa. 

La storia comincia quando viene fondata la "Sunway srl", una società siciliana per la promozione, lo sviluppo, l'organizzazione e la gestione di beni e servizi legati alle attività turistiche locali, con l'idea semplice quanto geniale di recuperare le bellezze nascoste e decadute della Sicilia, rivoluzionando un turismo fino a ora rimasto ancorato ai tradizionali itinerari monumentali e ai soggiorni nelle zone costiere, per sviluppare invece lo straordinario retroterra dell' interno, il fascino di luoghi rimasti intatti, l' anima più genuina dell' isola.
La "Sunway" ha stilato una mappa di ruderi urbani e agricoli di provato valore architettonico, ha cominciato a restaurarli con i criteri e i materiali più moderni ma rispettando il carattere originale e il contesto ambientale, poi li ha messi in vendita.
La siciliana e "londinese" Raffaella D'Andrea, titolare della società, non si è sorpresa del successo dell'iniziativa, La Sicilia è una terra meravigliosa, in gran parte ancora poco conosciuta. Gli inglesi, e molti stranieri di altri paesi, sono affascinati dalla bellezza naturale, architettonica e artistica della Toscana, ma la nostra isola ne può vantare altrettanta, e in più ha il sole quasi tutto l' anno, un clima sempre mite, un mare incantevole. (Londra, è l' ora della 'Ragusashire')

A giudicare da quello che ha scritto Repubblica a luglio scorso, vedi il tweet di Carlo Ottaviano, il Ragusashire tiene bene ancora oggi.
Sembra paradossale che mentre gli italiani sono tra i primi acquirenti a Londra, gli inglesi abbiano puntato invece sul paesaggio ragusano e a parte tutti i motivi che potrebbero spiegare il fenomeno, la sensazione è sempre la solita, cioè che l'Italia, soprattutto nei suoi paesaggi agricoli, sia come da tradizione molto più apprezzata fuori dai propri confini.
Certamente l'offerta non manca, tra masserie, casali rustici e ville patrizie inseriti in un paesaggio, fino a ieri abbandonato e dimenticato, caratterizzato da distese di ulivi e carrubbi a pochi passi dal mare, con una luce abbagliante e un clima invidiabile. In fondo si tratta di valorizzare il territorio interno e il suo patrimonio architettonico, che grazie alla distanza anche se breve dal mare si è salvato dalla "cementificazione" sconsiderata degli ultimi vent'anni.

Ci sono poi numerosi centri di elevato interesse storico, urbanistico e architettonico, tra i quali spiccano Ragusa Ibla, Modica e Noto, già dal 2002 parte del patrimnonio Unesco.

Ragusa Ibla: San Giorgio, il centro, la cupola, i tetti e il territorio
Modica: San Pietro, la scalinata, i palazzi e i vicoli del centro storico

Recentemente poi persino le dotazioni infrastrutturali sembrano sorridere al territorio ragusano, servito dal porto turistico di Marina di Ragusa e dall’aeroporto di Comiso.



english version

When several months ago I wrote the successful contemporary Sicily, I did not know about the existence of the phenomenon Ragusashire, the english term of Anglo-Saxon origin that the Val di Noto has earned thanks to its almost pristine landscape, which seems to have stopped 50 years ago.
I didn’t know it even when some time later I wrote grasso cannizzo e il riba, where I told about a small holiday house built near Noto. 

The Val di Noto in the south east of Sicily, earned the nickname of Ragusashire in 2005 thanks to a daily UK paper, who thought they spotted a trend of Brits buying in the province of Ragusa.   It’s a special place, dry stone walls remind you of the Yorkshire Dales, the lush greenery and wild flower meadows in the spring are like England 50 years ago, and the deep gorges and arid mountain tops bring parts of Scotland to mind.  Villages and small towns, almost all built of stone in high Baroque style are not what you expect when you think of Sicily and the urban sprawl of Palermo and Catania.  Blessed with a most unEnglish climate, with 300 sunny days a year, Ragusashire has the best of Sicily, with miles of uncontaminated beaches, verdant countryside and art, history and the best, freshest food.  Here there’s everything - under the sun. (Ragusashire.co.uk)

It was The Daily Telegraph, on Real Estate Property insert in 2004 to advise their countrymen purchase in the province of Ragusa, highlighting the idyllic scenery, fantastic weather, and how could they miss, great food and great wines.
It’s considered the province "babba”, in the local dialect means not malicious, not bad, then Sicily without the mafia, where over everything you can (could?) buy also pretty good.
So, after the first "county" English in Italy, the famous Tuscan Chiantishire, here appearing the province of Ragusa in second place in the preferences of the British.


The story begins when was founded "Sunway srl", a Sicilian society for the promotion, development, organization and management of goods and services related to the local tourist activities, with the simple but clever idea of recovering the hidden and lapsed beauties of Sicily, revolutionizing a tourism until now remained anchored to the traditional monumental itineraries and stays in coastal areas, to develop instead the extraordinary background of inside, the charm of places remained intact, the most genuine soul of the island. The "Sunway" has compiled a map of urban and agricultural ruins of tried architectural value, has began to restore them with the criteria and more modern materials but respecting the original character and the environment, then put them on sale. The Sicilian and Londoner Raffaella D'Andrea, owner of the company, is not surprised by their success, Sicily is a wonderful land, much of it still poorly understood. The British, and many foreigners from other countries, are fascinated by the natural beauty, architectural and art of Tuscany, but our island can boast as much of it, and in addition has the sun almost all over the year, a mild climate, a sea lovely. (Londra, è l' ora della 'Ragusashire')
 

Judging from what Republica wrote last July, the Ragusashire holds up well even today.
It seems paradoxical that while Italians are among the first buyers in London, the British have focused instead on the landscape of ragusa countryside and apart from all the reasons that could explain the phenomenon, the feeling is always the same, that Italy, especially in his agricultural landscapes, as usual is much more appreciated outside its borders.
Of course the offer is not lacking, between farms, rustic farmhouses and patrician villas placed in a landscape, abandoned and forgotten until recently, characterized by olive trees and carobs a few steps from the sea, with a blinding light and an enviable climate. Basically it is to enhance the internal territory and its architectural heritage, thanks to the short distance from the sea, even if it is saved by the "overbuilding" reckless of the last twenty years.


There are also several areas of high historical, urban and architectural, among which Ragusa Ibla, Modica and Noto, since 2002 part of the UNESCO heritage list.

Recently even then the infrastructural facilities seem to smile to the territory of Ragusa, served by the touristic port of Marina di Ragusa and by the airport of Comiso.

 


















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