12 settembre 2017

Piazza dell'Oro

Nonostante la sua bellezza indiscutibile, il centro di Roma presenta ancora oggi in alcune sue parti delle ferite piuttosto evidenti mai rimarginate.
Piazza dell'Oro è una di queste, meno centrale e nevralgica di piazza del parlamento su cui ho già scritto un post, ma soprattutto meno nota perchè il suo nome non ha nessun evidente legame con la chiesa di San Giovanni dei Fiorentini davanti alla quale si apre. 
Oggi la piazza è lo strano risultato di uno sventramento piuttosto infelice mai ricucito, in un'area di grandissimo interesse storico e urbano, tra ponte Sant'Angelo e Via Giulia.

Prospetto informale
Le foto scattate durante una delle mie numerose esplorazioni urbane nella zona e già pubblicate sulla pagina instagram omonima di questo blog, rendono abbastanza bene l'idea di incompiutezza formale e di frattura urbana che caratterizzano la piazza oggi.

Le prime tre ricostruiscono il fronte che affaccia verso sud, caratterizzato da due ali finite, una palazzina separata dal breve tratto di strada che è lo sbocco di via Giulia sul lungotevere a sinistra, l'altra in aderenza e ad angolo con via Paola, una delle tre strade che partono da ponte Sant'Angelo, il cosiddetto tridente minore o paolino. La parte centrale invece è rimasta quasi a rustico, con un prospetto articolato non allineato alla strada caratterizzato da contrafforti e dai segni dei solai e dei muri interni divisori abbattuti per far posto al nuovo asse viario. 
Sembra incredibile vista l'importanza storico-architettonica dell'ambiente urbano e gli altissimi valori immobiliari, ma la piazza è rimasta così dall'inaugurazione del ponte Principe Amedeo avvenuta nel 1942, settantacinque anni fa. La strada in allineamento con il ponte si incrocia con Corso Vittorio Emanuele creando uno slargo fuori scala privo di una forma ben definita e rappresenta un asse debole non allineato in alcun modo con il tessuto circostante rimasto per il resto quasi tutto allo stato originale come si può facilmente verificare dalle piante storiche. Oggi poi con la drammatica congestione del traffico nel centro storico questo breve tratto di strada ampio sembra anche piuttosto inutile. 

Piazza dell'Oro nella pianta del Nolli
I due assi più importanti storicamente si incontravano proprio davanti alla chiesa dei fiorentini ed erano via Giulia e via Paola, come si vede bene dalla pianta del Nolli (1748), ma oggi con l'aggiunta di due strade molto più ampie si è perso in parte il disegno del tessuto urbano.

Piazza dell'Oro da google maps
Sarebbe molto interessante lavorare per la ridefinizione sia a livello planimetrico che spaziale di questo importante spazio urbano, anche senza interventi troppo invasivi e approfittando del non finito per restituire almeno in parte alla piazza il significato e la forma perdute.
 
La finestra sul terrazzo (semicit.)
La foto sotto, scattata con le spalle alla facciata dei Fiorentini, illustra bene la perdita del tessuto storico e della forza degli allineamenti, pur ancora presenti come quello del palazzetto sulla destra con il tratto di via Paola verso ponte sant'Angelo lontano oltre il grande slargo, a causa dei nuovi assi e dell'ampliamento della scala dei nuovi spazi urbani.


Via Paola {Tridente Paolino}
L'architettura più importante è la basilica di San Giovanni dei Fiorentini, realizzata tra il XVI e il XVIII secolo come chiesa nazionale dei fiorentini a Roma. 

San Giovanni dei Fiorentini
L'aspetto più interessante è il suo rapporto con l'intorno, che seppur stravolto parzialmente dagli sventramenti, denota chiaramente la mancanza di una prospettiva urbana che privilegiasse la visione centrale ortogonale alla facciata.  

Facciate in sequenza

Nelle due foto successive l'obiettivo è puntato ancora sulla facciata di san Giovanni dei Fiorentini per chiarire l'importanza degli assi visivi e di collegamento della città storica e dei rapporti dimensionali tra le strade e gli edifici importanti che collegano. 
San Giovanni dei Fiorentini da via del Consolato
In questo caso poi si evidenzia, oltre all'inaspettata possibilità di leggere bene la città anche dalla banchina del fiume, l'esistenza di una coppia di strade che convergono simmetricamente sui Fiorentini, una delle quali è la già citata via Paola del tridente. 
Ennesimo esempio della raffinatezza degli impianti urbani medievali e poi rinascimentali, che ancora oggi abbiamo la fortuna di ammirare e studiare.

San Giovanni dei Fiorentini dalla banchina del Tevere

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